Ente Nazionale della Cinofilia ItalianaEnte Nazionale della Cinofilia Italiana

TOSA

Storia

Il Giappone ha una lunga tradizione di combattimenti fra cani, che risale al 14° secolo. Con una tale storia alle spalle, si allevò questa razza incrociando il Shikoku-ken con delle razze occidentali. Porta il nome della località in cui è stata creato, ma talvolta questo cane viene chiamato “Mastino giapponese”. I cani occidentali utilizzati per creare questa razza furono Bulldog (1872), Mastiff (1874), Cani da ferma tedeschi (1876) e Alani (1924), tutti usati per migliorare la razza con accoppiamenti consecutivi. Secondo alcune fonti, furono utilizzati anche San Bernardo e Bull Terrier, ma non si sa in quale anno essi vennero usati. I caratteri ben fissati nei Tosa di resistenza e istinto di combattimento, tipici dei mastini, possono essere attribuiti all’infusione di sangue di queste razze. Molti secoli prima delle colonizzazioni europee nell'arcipelago nipponico erano presenti diverse tipologie di cani di tipo spitz che, in base all'area di appartenenza, si diversificavano per taglia, struttura e attitudini; generalmente erano cani portati alla caccia o alla guardia. Ancora oggi l'evoluzione di quei cani è presente nelle razze giapponesi che portano il nome dell'isola o città di appartenenza come, tra gli altri, Shikoku ken, Akita Inu, Hokkaidō ken, Kai kishu ken e Shiba Inu. Naturalmente tosa Inu significa cane della città di Tosa, antica roccaforte situata sul mare dell'isola di Shikoku, nella circoscrizione di Kochi; Inu o Ken in giapponese significa cane. Il tosa è una derivazione dello spizt autoctono dell'isola di Shikoku. Dopo le prime colonizzazioni, soprattutto di olandesi e inglesi, ci fu nell'allevamento di questi cani un'immissione di cani di tipo molossoide e braccoide, importati dall'Europa, che in quell'epoca erano i capostipiti delle attuali razze tipo San Bernardo, bulldog inglese, Bloodhound, bracco tedesco, bull terrier, broholmer, ecc. Nella tradizione giapponese, il combattimento è parte permeante della filosofia popolare. Tra le svariate discipline, troviamo il sumo, da cui prende vita la creazione del tosa. Appunto venne creato un cane pesante e pacifico capace di scendere nell'arena in modo silenzioso e con la sola forza fisica del corpo vincere l'avversario all'interno di veri e propri ring che ricordano proprio incontri di sumo. L'antica filosofia è stata però ben presto abbandonata per lasciare lo spazio a combattimenti tra cani fini a sé stessi, probabilmente con il solo scopo di nutrire le organizzazioni malavitose e fare spreco di soldi dietro la vita dei cani. Dopo la seconda guerra mondiale ci fu un declino dell'allevamento del cane di razza un po' in tutto il mondo; il Giappone non ne fu esonerato. Così grazie a pochi appassionati inizio il lento recupero dei tosa rimasti, con grande difficoltà di percepire quale fosse l'aspetto esteriore che più si avvicinasse alla maestosa storia che accompagna questo cane. Negli anni cinquanta in Giappone erano presenti ben 5 taglie diverse con 3 diverse inclinazioni, più o meno socievoli o intolleranti. Negli anni sessanta erano riusciti ad identificare un tipo ideale, utilizzando ancora quale segreto apporto di tipo mastino che non verrà mai veramente dichiarato. Ma la razza era salva. Il Giappone, tuttavia, è tradizionalmente una nazione molto purista e soprattutto poco incline a cedere all'estero i propri magnifici cani così bisognò attendere fino al 1972 quando ci fu la prima importazione ufficiale in Europa di una coppia di Tosa. Negli stessi anni anche gli Stati Uniti riuscirono ad importare alcuni soggetti, contribuendo prima di tutti a migliorare le linee di sangue fuori dalla patria della razza. Su spinta di allevatori olandesi, cechi e tedeschi con la supervisione ed il benestare dei padri giapponesi della razza, si chiese il riconoscimento alla razza alla Federazione cinofila internazionale. Così nel 1982 venne riconosciuta ufficialmente come 260º razza canina. Ad oggi la sua conoscenza e diffusione al di fuori del Giappone è ancora lenta, praticamente sconosciuto nella maggior parte del mondo. Di difficile reperimento fuori dal Giappone, è un cane che risente ancora oggi delle leggende metropolitane e le false verità, che spesso nascono da discorsi di chi non ha mai visto un Tosa neanche da vicino (da Wikipedia)

Aspetto Generale

Cane di grande taglia, dai modi pieni di dignità e dalla costruzione robusta. Cane dagli orecchi pendenti, pelo corto, muso quadrato, coda pendente, spessa alla radice. Caratterizzato dalla pazienza, sangue freddo, ardimento e coraggio
Codice FCI 260
Gruppo 2 - CANI DI TIPO PINSCHER E SCHNAUZER- MOLOSSOIDI E CANI BOVARI SVIZZERI
Sezione 2 - MOLOSSOIDI
Tipo TIPO MASTINO

Riproduzione Selezionata

Statistiche iscrizioni ultimi 10 anni

I dati riportati nel grafico possono subire piccole variazioni dovute alla chiusura di pratiche in corso di lavorazione.