Ente Nazionale della Cinofilia Italiana
La storia del Bracco tedesco a pelo corto risale all’utilizzo, soprattutto nelle regioni mediterranee, di cani per la caccia con le reti a selvaggina da piuma, e per la caccia col falco. Questi cani da ferma giunsero alle corti tedesche passando per la Francia, la Spagna e le Fiandre. La loro qualità più importante era l’abilità di fermare il selvatico. Con la messa a punto del fucile a due colpi (1750), la loro opera divenne ancora più necessaria: davanti al cane si sparava a volo a un uccello. Questa tecnica segnò l’inizio della trasformazione del cane solo da ferma in un cane di caccia polivalente. Come documento decisivo per l’organizzazione e lo sviluppo dell’allevamento del Bracco tedesco a pelo corto, uscì nel 1879 il “Zuchtbuch Deutsch-Kurzhaar” (libro delle origini del Bracco tedesco a pelo corto). Fu il principe Albrecht de Solms-Baunfeld che stabilì le caratteristiche della razza, le prescrizioni per i giudizi della morfologia e, infine, le regole semplici delle prove di lavoro per cani da caccia. Oggi, il Bracco tedesco a pelo corto è selezionato grazie ad un elaborato regolamento per il suo allevamento e le prove di lavoro. Lo standard descrive il fenotipo caratteristico di questo cane di caccia polivalente, che gli permette di compiere fino ad una età avanzata un lavoro cinegetico vario.
| Codice FCI | 119 |
| Gruppo | 7 - CANI DA FERMA |
| Sezione | 1 - CANI DA FERMA CONTINENTALI |
| Tipo | TIPO BRACCO |
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